Nasce a Milano il 17 giugno 1962; come secondo nome riceve quello del nonno paterno Eugenio. Nella sua città frequenta il liceo-ginnasio "Tito Livio" e si laurea in lettere classiche, presso l'Università degli Studi, con una tesi in letteratura greca.
Negli anni universitari stampa in proprio alcune plaquette di poesie e prose, due delle quali con l'indicazione semifittizia del nome di un amico in qualità di editore, e soprattutto fonda e dirige la rivista "Belusci", che raduna eccellenti firme. Con alterne vicende – già alla nascita d'altronde è definito "imperiodico" – "Belusci" vive fino al 1991 e dà origine a un formidabile gruppo di veri amici: i Belusciani. La sua seconda rivista, "Il Bagolone", presentata come "quadrimestrale di frottole e panzane", esce per tre numeri tra il 2000 e il 2001.
Subito dopo la laurea, con i primi saggi pubblicati su "Otto/Novecento" entra in contatto con l'istituto di Italianistica dell'Università Cattolica: come cultore della materia sarà per parecchi anni in commissione d'esame per Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea, Letteratura italiana, Storia del giornalismo. Dal 1993 è insegnante di ruolo nel liceo di Garbagnate Milanese.
Nel 1995 viene pubblicato il primo romanzo, cui ne seguono parecchi altri: spiccano Fin di secolo, grande ricostruzione di Milano alla fine dell'Ottocento, Brignonard e il capolavoro Barche contro corrente, nato dalla rielaborazione di una storia scritta a sedici anni. Vari romanzi, anche fra quelli per ragazzi, sono collegati attraverso la parentela dei protagonisti o di personaggi secondari e costituiscono pertanto il Ciclo dei Delfosco.
Nella saggistica spazia dalla letteratura italiana a quella latina e greca (Oinos e il fondamentale Il dono di Dioniso nascono dalla collaborazione con un grande amico Belusciano) e all'opera dell'amatissimo Émile Zola.
È stato per più anni docente al corso di alta formazione di Scrittura creativa presso la Formazione Permanente dell'Università Cattolica. Ha firmato recensioni e articoli su riviste e quotidiani.